È una fredda e grigia giornata d’inverno a New York e se sei nato sotto il sole della California la nostalgia di casa deve essere molta. Sei una bellissima ragazza, novella sposa, trasferita nella Grande Mela con il marito che scrive canzoni e sta cercando di farsi una strada nell’ambiente musicale. Lui di notte non riesce a dormire, cammina avanti e dietro alla ricerca di un’ispirazione e una mattina ti sveglia, l’ispirazione è arrivata e ti canta i primi versi di un pezzo che sembra proprio funzionare:
“All the
leaves are brown and the sky is grey
I’ve been for a walk on a winter’s day
I’d be safe and warm if I was in L.A.”
Era l’inverno nel 1963, lei è Michelle Gilliam e lui è John Phillips. Al tempo il loro gruppo si chiamava “The New Journeymen”, dopo poco conosceranno Denny Doherty e Cass Elliott con cui formeranno i The Mamas & The Papas. “California Dreamin’” è stato il loro primo grande successo ed è nata proprio così.
La prima pubblicazione di “California Dreamin’” però non è stata quella dei The Mamas & The Papas, ma fu cantata da Barry McGuire, anche se con i loro cori e la chitarra di John Phillips. McGuire aveva presentato il gruppo ad un discografico famoso, Lou Adler della Dunhill Records, e fu il loro modo per ringraziarlo.
“California Dreamin’” fu pubblicata per la prima volta all’inizio del 1965 nell’album di Barry McGuire “This Precious Time”, ma la voce grave di McGuire non rendeva giustizia al pezzo che non fu notato e non ebbe successo. I The Mamas & The Papas se la ripresero e la pubblicarono come singolo per la Dunhill Records l’8 dicembre 1965 e fu inserita anche nel loro album di debutto “If You Can Believe Your Eyes and Ears” nel febbraio del 1966.
All’inizio non fu un successo, iniziò a farsi conoscere pian piano sembra grazie ad una stazione radio di Boston che iniziò a passarla e solo dopo qualche mese negli Stati Uniti divenne “la” canzone del 1966 e i The Mamas & The Papas, con il loro look stravagante e il sound folk, diventarono tra i protagonisti del movimento Hippy di quegli anni.
La forza di “California Dreamin’” sta anche nel suo particolare arrangiamento: si tratta infatti di una delle poche canzoni Pop a contenere un assolo di flauto. John Phillips durante la registrazione del pezzo cercava qualcosa di innovativo rispetto al solito assolo di chitarra e incrociò per caso il famoso jazzista Bud Shank, flautista e sassofonista negli studi in cui stavano registrando (i Western Recorders di Hollywood, dove Beach Boys registrarono pochi mesi prima il loro “Pet Sounds”).
Shank ascoltò il pezzo e incise al primo tentativo l’assolo di flauto contralto che fu mantenuto e pubblicato. Una nuova e originale sonorità che ha aiutato a rendere “California Dreamin’” il celebre brano folk, nomade e rock che conosciamo.
“California Dreamin’” divenne famosa in tutto il mondo e lo è ancora. È stata suonata e cantata da tantissimi, usata come colonna sonora di molti film e in Italia la conosciamo come “Sognando la California” il primo grande successo dei Dik Dik.
La storia si ripete: ancora degli incontri casuali e un pezzo che porta fortuna ad una band emergente. Come è nata questa storica cover lo raccontano i Dik Dik nel loro sito ufficiale:
“Verso i primi giorni dell’estate del ’66, mentre mi aggiravo negli uffici della Ricordi, passando nei corridoi mi capitò di sentire un motivo molto coinvolgente al punto che incuriosito mi affacciai all’ufficio da dove proveniva il motivo e chiesi che canzone fosse. Mi risposero che dagli Stati Uniti erano appena arrivate le ultime novità discografiche. Terminata la canzone, sfilai il disco dalla piastra e ne lessi l’etichetta: era un gruppo vocale di cui non avevo mai sentito parlare, possedeva un insieme di voci molto interessante, lessi il nome: Mamas and Papas.
Fu un vero colpo di fulmine, la canzone fin dalle prime note era potente e accattivante, possedeva tutti i numeri per diventare un grande successo, sfilai dal giradischi il 45 giri e mi precipitai dal direttore artistico, Iller Pattacini, e gli dissi: che avevo tra le mani una vera bomba e che avrei voluto farne una versione in italiano: poi lessi, il titolo, California Dreamin’.”
La cover si fece e l’adattamento italiano del testo fu scritto da Mogol e ancora oggi “Sognando la California” è uno dei brani simbolo dei Dik Dik. Fu un successo clamoroso, salì subito al secondo posto della Hit Parade di Lelio Luttazzi stabile per settimane dietro a “Strangers in the Night” di Frank Sinatra e lanciò la carriera dei Dik Dik. Erano gli anni della Beat e del boom italiano del Folk, dei Beatles e di Bob Dylan.
No Comments