Musica e pittura: due arti che utilizzano due linguaggi espressivi differenti, legate tra loro da un rapporto profondo. Un binomio quasi magico che nel corso della storia ha sviluppato tantissime teorie, diverse tra loro, che legano insieme note e colori per il loro significato simbolico, filosofico, psicofisico o armonico.
Vassilly Kandinskij, tra i pittori più conosciuti e importanti del Novecento, oltre ad essere il fondatore della pittura astratta, fu il pioniere dello studio della sinestesia tra suono e colore. Imprescindibile il testo “Lo spirituale nell’arte” (1910) in cui viene alla luce la complessità del suo progetto artistico e la riflessione sui rapporti fra musica e pittura.
In generale il colore è un mezzo che consente di esercitare un influsso diretto sull’anima. Il colore è il tasto, l’occhio il martelletto, l’anima il pianoforte dalle molte corde. L’artista è una mano che toccando questo o quel tasto mette in vibrazione l’anima umana.
Vassilly Kandinskij da “Lo spirituale nell’arte”
L’ESPRESSIONE GRAFICA DELLA MUSICA
Un testo forse meno conosciuto, ma altrettanto importante, è l’opera “Punto, linea, superficie” (Punkt und Linie zu Fläche), pubblicata nel 1926, che ebbe un’influenza determinante in diversi campi, basti pensare alla grafica. Per Kandinskij la forma, che sia naturale o artificiale, è manifestazione significante di una realtà. Kandinskij ci insegna ad “ascoltare” la forma mettendoci in un nuovo rapporto con l’opera d’arte: apre a nuove possibilità, nuove letture, nuovi significati: “la possibilità di entrare nell’opera, diventare attivi in essa e vivere il suo pulsare con tutti i sensi”.
Ecco che una musica può diventare colori, linee e punti; ma anche colori, linee e punti possono diventare musica. Un suono lungo, ad esempio, potrebbe essere raffigurato con una linea, mentre un suono breve attraverso un punto.
Kandinskij propone la traduzione grafica di alcune battute della “Quinta Sinfonia” di Beethoven (la Sinfonia n. 5 in Do minore Op. 67), dando così forma grafia alle note e alle melodie create dal celebre compositore.
Le prime battute d’apertura (il famoso motivo di quattro note che rappresenta “il destino che bussa alla porta”) per Kandinskij diventano una successione di punti, più o meno grandi, posizionati ad una determinata distanza, in modo da rendere ritmo e durata delle note. La linea melodica viene resa con una linea che sale, scende, diventa più spessa, per trasmettere le stesse tensioni musicali.
Una linea per Kandinskij può comunicare sensazioni e movimento: la linea verticale esprime elevazione, tensione spirituale, quella orizzontale quiete. Le linee ondulate esprimono armonia e le spezzate asprezza ed energia.
Due modi di esprimere la propria arte differenti, Beethoven in musica e Kandinskij in pittura, vengono così tradotti in due linguaggi diversi, ma uniti negli intenti. Una musica può essere trasformata in punti, linee e colori, ma avreste mai pensato di poter “cantare” un quadro?
Per approfondimenti:
“La corda di Aries. Dall’espressionismo musicale alla psichedelia” di Fausto Bisantis, in particolare il capitolo: “Kandinsky, Schonberg e la dodecafonia”
Se il rapporto tra musica e arte ti interessa, scopri il corso che ho realizzato sulla musica nascosta negli affreschi della Padova di Giotto. Ti stupirà! Clicca qui.
4 Comments
Fausto Bisantis
25 Luglio 2021 at 09:31Ringrazio, sebbene in ritardo, l’autore dell’articolo per la citazione sul mio manuale, come approfondimento. Saluti
Angela Forin
26 Luglio 2021 at 09:04Grazie a lei Fausto per il suo interessante studio.
Renato Pagnoncelli
16 Gennaio 2022 at 01:15I movimenti di un direttore d’orchestra sono già un quadro di Kandinskyj in cui il movimento si esprime. E in uno spartito quanti punti, linee, parole simboli! Credo che ciò che renda possibile la traslitterazione dall’arte figurativa alla musica sia il ritmo, come fra musica e poesia. Post interessante e stimolante. Un saluto.
Angela Forin
16 Gennaio 2022 at 09:58Qui certamente Kandinskij ha ripreso il concetto di ritmo, ma vastissimo è l’argomento; Kandinskij stesso relazionerà musica e pittura anche al colore. Il mio scopo è dare spunti di riflessione, felice di esserci riuscita. Grazie Renato!